“L’esattezza della scrittura, costantemente esercitata e perfezionata, con la stessa precisione con cui uno scultore leviga la propria pietra e vi sottrae tutto ciò che è superfluo, conta quanto la prospettiva con cui si guarda alle persone di cui si parla.Da che parte stai, per cosa o per chi in fondo stai scrivendo, e – soprattutto – che cosa fai, come agisci, dopo aver scritto: sono queste le domande che sembrano assillarlo, costantemente”.

Sono le parole di Alessandro Leogrande a proposito di Rodolfo Walsh. Sono scritte nella prefazione del prezioso volume “Il violento mestiere di scrivere”, una raccolta di essenziali quanto decisi reportage del giornalista argentino ucciso dopo essere stato torturato dagli scagnozzi di stato del generale Jorge Rafael Videla. Ma è incredibile quanto le parole di Leogrande valgano anche per se stesso, per la sua opera e per la sua vita. Così questo volume che ancora si può trovare nelle librerie assume oggi un valore maggiore se si pensa alle riflessioni che hanno accompagnato Leogrande nel proprio lavoro.

È Edito da La Nuova Frontiera.

LIBRO Il violento mestiere di scrivere
AUTORE Rodolfo Walsh
CURA Alessandro Leogrande
TRADUZIONE Stefania Marinoni
EDIZIONE La Nuova Frontiera
PREZZO solo 12,50 (ne vale molto di più)

Un mezzo divo del porno sul viale del tramonto, un femminiello si direbbe a Napoli ma qui non siamo, una affascinante donna che con cadenza regolare si reca dal suo gigolò per soddisfare la propria fame di sesso. Il tutto dentro una pensione defilata in una grande città che non sappiamo. Sono sufficienti pochi elementi ad un maestro del noir per descrivere le criticità del nostro tempo: le degenerazioni di una società dello spettacolo ai tempi dei social media, la differenza tra legalità e giustizia per persone che hanno la propria strada in salita. Il sospetto è che questa volta, più di altre, Carlotto ci abbia messo qualcosa della propria biografia nel raccontare defilatamente lo stato d’animo di chi subisce un e/orrore giudiziario. Da leggere, da regalare, da aggiungere a quella lenta somministrazione che fa di Carlotto una devota dipendenza. Dai Massimo scrivine subito un altro.

AUTORE Massimo Carlotto
TITOLO La signora del martedì
EDOTORE e/o
prezzo 16,50 ma tra poco esce il tascabile e sarà poco sopra la decina

Per merito di Sellerio è ricomparso da due anni tra gli scaffali “Ponzio Pilato” di Roger Caillois nella traduzione di Luciano De Maria. Scritto nel 1961, venne pubblicato in Italia con Einaudi nel 1963, il piccolo ma intenso romanzo sembra essere l’unica opera di ingegno narrativo dell’illustre sociologo, antropologo e critico letterario.  Caillois ripercorre l’arresto e il processo a Gesù Cristo dalla prospettiva di un modesto funzionario imperiale dal carattere razionale e dall’indole disincantata. L’empatia suscitata con l’impiegato statale sannita con mansione di procuratore della Giudea è pressoché inevitabile. Gesù diviene una pratica scocciante da espletare, insidiosa perché rischia di incrinare il rapporto con l’élite ebraica e quindi la reputazione dell’onesto funzionario agli occhi dei superiori a Roma. L’esito del romanzo è un capolavoro leggero quanto intenso dove il protagonista  compete dialetticamente e idealmente con i colleghi personaggi caratterizzati dalla penna di Michail Afanas’evič Bulgakov de “Il Maestro e il Margherita” (1967) e con quella di Anatole France de “Il Procuratore della Giudea” (1902).  L’elegante ed essenziale volumetto grigio della Sellerio non potrebbe, non dovrebbe, mancare mai nella nostra libreria.

AUTORE Roger Caillois
TITOLO Ponzio Pilato
TRADUZIONE Luciano De Maria
EDITORE Sellerio
prezzo 12,50

Paco Inacio Taibo II è passato per Napoli, più di una volta, e in quella immensa kasbah imbottita di automobili che era la città negli anni ‘80 ha trattenuto nella mente l’immagine di qualche folle intento a scassare i semafori in piedi sulla sella della propria vespa, le incanterie (la parola non esiste sia chiaro, dovrei dire “gli incanti” ma non renderebbe) di un salumiere che potrebbe essere qualsiasi salumiere e la loquacità di due donne da un balcone all’altro inconsapevoli tessitrici di un coro greco per una novella che ha molto più da dire rispetto quello appena accennato. Di fatto è un racconto dei due mondi dove una manciata di napoletani vengono reclutati per coltivare come forze di interposizione terre messicane. Uno di loro, nell’ossequiare il “vedi Napoli e poi muori” torna alle pendici del Vesuvio. Nella giocosa fantasia dell’autore divengono personaggi anche Bruno Arpaia (che poi è traduttore della novella) e l’ex editore dell’autore Marco Tropea. Leggero e intenso come certi latini sanno essere, la Nuova Frontiera e tra gli editori che più amo.


LIBRO Redenzione
AUTORE Paco Ignacio Taibo II
TRADUTTORE Bruno Arpaia
EDITORE La Nuova Frontiera
PREZZO 14,50€